L'Arte di Maiorca
Dai Romani a Miró
Per chi non ama passare tutte le vacanze
ad abbrustolirsi in spiaggia, Maiorca offre la possibilità di conciliare
sole, mare e cultura.
Sull’Isola sono ancora ben visibili le testimonianze
artistiche lasciate delle varie civiltà che hanno dominato l'isola.
Ecco i principali siti da visitare organizzati in ordine cronologico.
La dominazione romana e l’arte paleocristiana
Le prime colonie romane dell’isola furono quelle di Palma di Maiorca e di Pollentia, fondate intorno al 123-122 A.C. Tra i resti archeologici ancora visibili, spicca il Teatro Romano, costruito nel I Secolo D.C che può contenere fino a 2.000 persone. L’arte paleocristiana è testimoniata dalla basilica di Son Peretó a Manacor, costruita nel V secolo. Da ammirare i mosaici con forme animali, geometriche e motivi floreali.
Informazioni per la visita
La città romana di Pollentia: si trova nei pressi di Alcudia, nel nord est dell’Isola.
Orari di visita: dal martedi al venerdi, dalle 10 alle 16. Sabato e domenica, dalle 10,30 alle 13. Costo del biglietto 2 euro. Inoltre, alle 11 c’è una visita guidata che costa 2,20 euro.
La visita della Basílica di Son Peretó è gratuita ma deve essere concordata con l’Oficina de Información Turística di Manacor, che si trova in Plaça Ramon Llull. Tel. 971 84 72 41
L’arte musulmana a MaiorcaNonostante la vicinanza geografica e le lunghe dominazioni, le testimonianze musulmane di Maiorca sono molto ridotte; furono distrutte dalle invasioni successive perché segno dei nemici e degli “infedeli”. Durante la dominazione dei Mori, Palma divenne Madina Mazurka, il centro culturale dell’Isola, la cui testimonianza si trova soprattutto nei Bagni Arabi, (banys àrabs) di cui si può ammirare la sala centrale di forma quadrata e coperta da una cupola.
Informazioni per la visita
I Banys àrabs si trovano in Via de Can Serra, n. 3 a Palma.
Orari di visita: da aprile a novembre, dalle 9:30 a 19:30.
Da dicembre a marzo dalle 9:30 a 18 Biglietto 1.50 €.
L’arte gotica a Maiorca
La testimonianza più importante dell’arte gotica di Maiorca è la maestosa La Seu, la cattedrale che domina la capitale dell’isola, di cui è diventata il simbolo. Ha avuto una storia molto travagliata: progettata e disegnata per fare da scenario alle incoronazioni della nuova dinastia reale dopo la conquista catalana del 1229, venne costruita in due fasi: la prima dal 1311-1339; la seconda inizió verso la fine del XIVº secolo e continuó durante i secoli XV XVI, fino a quando si celebró la sua consacrazione. Le ristrutturazioni, tuttavia, continuarono anche durante i secoli XIX e XX; anche Gaudì ha dato il suo contributo agli inizi del XX secolo.
Informazioni per la visita
Plaça de l’Almoina, Palma
Orari: da aprile a ottobre, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 18; sabato dalle 10 alle 14. Da novembre a marzo, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 15:15; il sabato dalla 10 alle 14. Chiusa domenica e festivi.
Il gotico di Maiorca ha trovato espressione soprattutto attraverso l’opera di Guillem Sagrera, architetto e scultore che ha realizzato il Portale del Mirador della Cattedrale. La sua opera più importante, però, è la realizzazione della sa Llotja o Collegiata dei Mercanti, massima espressione del gotico isolano, iniziata nel 1426. L’interno è composto da tre navate divise da file di colonne salomoniche che, nella loro parte superiore, si dividono in nervature che si fondono con la volta a crociera, dando cosí all’insieme dinamicitá e leggerezza. Attualmente ospita mostre temporanee.
Informazioni per la visita
Plaça de sa Llotja, Palma
Orari: da martedi a sabato, dalle 11 alle 14 e dalle 17 alle 21. domenica dalle 11 alle 14. Chiuso il lunedi.
Il rinascimento e il barocco
Il Rinascimento non si radicó con forza a Maiorca, sovrastato dall’importanza che aveva assunto il gotico fino a quel momento. Non mancano però testimonianze del linguaggio rinascimentale (per esempio nei palazzi di Can Verí, Can Trulloll o Can Olesa). In ogni caso si deve sottolineare la Casa de l'Almoina, edificio del 1529 massima testimonianza isolana del nuovo linguaggio dell’epoca.
L’epoca contemporanea
La maggiore testimonianza dell’arte contemporanea di Maiorca la si ritrova nelle opere legate al Modernismo.
La Fondazione Pilar e Joan Miró a Maiorca accoglie un insieme di edifici occupati da Joan Miró durante gli anni che visse sull’Isola. Il piú antico é Son Boter, una casa del XVII secolo dove si trovano dei graffiti realizzati dall’artista. L’antico garage era usato da Miró come laboratorio di incisione. Quest’ultimo, con il laboratorio di litografia, continua a funzionare.
Informazioni per la visita
Fondazione Pilar e Joan Miró
Accesso da Calle Joan de Saridakis, 29
Orario estivo (dal 16 maggio al 15 settembre): dal martedi al sabato, de 10 a 19. Domeniche e festivi dalle 10 alle 15. Lunedi chiuso.
Orario invernale (dal 16 settembre al 15 di maggio): dal martedi al sabato, dalle 10 a 19. Domeniche e festivi dalle 10 alle 15. Lunedi chiuso. Costo del biglietto: 4,40 euro, con supplemento di 5 euro per macchina fotografica e video.
Il Museo d’Art Espanyol Contemporani Fundació Juan March si trova nell’antica casa della famiglia Gallard des Canyar, che Juan March Ordinas compró nel 1919. Qui possiamo fare un lungo ed autentico percorso attraverso l’arte contemporanea, dalle prime avanguardie fino all’arte piú attuale.
Informazioni per la visita
Museo d’Art Espanyol Contemporani Fundació Juan March
Accesso da Sant Miquel, 11
Orario: dal lunedi al venedi dalle 10 alle 18:30
Sabato dalle 10 alle 13:30. Domenica e festivi chiuso.
Entrata: 3 euro